fonte: http://www.damgas.altervista.org/blog/la-sardenaria-o-pizza-allandrea/
La Sardenaria o Pizza All’Andrea non è assolutamente da confondere con la più celebre è diffusa Pizza all’Andrea conosciuta anche con il termine dialettale di “pissalandreia” di cui è quasi sicuramente madre. Cosa centrano l’una con l’altra dunque? Dovete sapere che non ostante siano molto spesso erroneamente considerate come un solo piatto presentano poche ma rilevanti differenze. Oltre che origini e date di nascita ben distinte.
La sardenaria , ( che si pronuncia “sardenara” ) è senz’altro la più antica pizza ligure, tipica di Sanremo e delle zone limitrofe; nasce in tempi molto remoti cui è difficile risalire ed è condita principalmente con le sardine. Piatto analogo lo si può poi trovare in portogallo e deriva direttamente dal “gurum “ romano. Per quanto riguarda invece la “pissalandreia” invece sembrerebbe sia nata in Francia nella zona di Nizza sotto il nome dialettale di “pissalata”, che in dialetto nizzardo è la contrazione di peis salata ( pesce salato). Ciò perché l’ingrediente principe è appunto una crema ottenuta passando al setaccio delle acciughe o sardine sotto sale a cui frequentemente si aggiunge aglio e timo. Questa crema veniva poi spalmata sulla pasta di pane, successivamente ricoperta di cipolle e olive. Col passare del tempo poi il pissalat e stato rimpiazzato da filetti di acciughe disposti sulle cipolle formando il caratteristico intreccio a rombo.
Tornando tuttavia alle origini, quando la pizza all’Andrea oltrepassava il confine italiano comincia a cambiare nome divenendo “machetto”; pian piano comincia ad apparire il pomodoro fresco divenendo così “pisciadella” a Ventimiglia, “figassa” a Taggia, ”piscia landrea” (in riferimento all’ammiragio Andra Doria che ne era un grande estimatore ) a Imperia e “pisciarà” a Bordighera. Tuttavia negli anni sarà poi la “pissalandreia” di Oneglia, così chiamata sempre in onore al celebre ammiraglio ad affermarsi come piatto tipico, divenendo così popolare e conosciuta. Tanto da soppiantare quasi la ben più antica sardenaria di Sanremo.
Ingedienti
Per la pasta:
450 g di farina30 g di lievito di birra
latte
olio
sale
Per il condimento
800 g di pomodori pelati4 spicchi d’aglio
2 cipolle
6 sardine fresche oppure filetti d’acciuga
1 cucchiaio di capperi
2 cucchiai di olive denocciolate
1 pizzico d’origano fresco
olio
sale pepe
Procedimento:
Disponete la farina a fontana, versate al il lievito disciolto in poco latte tiepido, un pizzico di sale, quattro cucchiai d’olio e poca acqua tiepida, impastate e, se necessario, aggiungete dell’acqua per ottenere una pasta morbida ed elastica. Lasciate dunque lievitare in luogo riparato per 2 ore circa. Nel mentre fate imbiondire la cipolla tagliata a julienne con uno spicchio d’aglio che toglierete non appena sarà dorato. Aggiungete dunque i pomodori pelati tagliati in concassè, salate pepate e lasciate cuoce fino a che l’acqua non sarà evaporata. Aggiungete dunque le sardine diliscate e lasciate riposare. Stendete la pasta allo spessore di circa un centimetro e disponetela su di una placca da forno precedentemente ben oleata e, distribuite i restanti cinque spicchi d’aglio senza sbucciarli, le olive, i capperi e fate lievitare ancora per almeno 15 minuti. Quindi, cospargete la superficie con il sughetto preparato in precedenza e cuocete in forno caldo a 180° per circa 40-60 minuti. Sfornate, trasferite la torta sul piatto da portata e servitela.Pizza all’Andrea:
Ingredienti:
1,5 kg di pasta da pane900g Cipollebionde
2 Spicchi d’aglio
Acciughe sotto sale
20-25 Olive nere nizzarde o taggiasche
1 Rametto di timo fresco
1 Foglia di alloro
1 Cucchiaio scarso di zucchero
Olio extra vergine
Sale Pepe
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